Stefano Massarotto e Andrea Conte analizzano le ultime modifiche apportate al regime fiscale dei c.d. “lavoratori impatriati”, il quale ad oggi si caratterizza, rispetto al passato, per un generale “ridimensionamento” dei benefici fiscali spettanti e la previsione di più stringenti requisiti di accesso. Dette modifiche, unitamente a taluni primi dubbi interpretativi, inducono a riflettere sull’attuale “attrattività” di tale istituto, anche (e soprattutto) in rapporto ad altri regimi di favore di recente introduzione in Italia.